Con il termine “villaggio operaio” si suole indicare una struttura compiuta, autosufficiente e omogenea, una città-sociale in cui forme e spazi sono leggibili come una sorta di manifesto, di dichiarazione dell’industriale per il buon vivere della manodopera, un’area residenziale strettamente connessa a un’entità produttiva, dove le case e gli spazi del tempo libero sono di proprietà dell’impresa. Si edificarono in aree extraurbane, solitamente vicino ai corsi d’acqua per consentire allo stabilimento energia motrice. Sorsero in Europa tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento, quando la società e l’economia subirono una profonda trasformazione. Per la prima volta l’agricoltura perdeva il posto di assoluto primato tenuto per millenni e le attività industriali conobbero un’espansione mai vista. Le città incominciarono ad assumere proporzioni gigantesche portando però alla ribalta problemi sociali non indifferenti: quartieri sovrappopolati, inquinamento, insufficienza dei servizi sociali, malattie.
Le condizioni igieniche pubbliche e il problema delle abitazioni erano gli argomenti principali su cui si concentravano le attenzioni e le proposte di ingegneri igienisti, formati alla scuola di Charles Fourier e che si scontravano con le nuove impostazioni della società capitalista. Non si parlò più di casermoni, ma di casette a pianta quadrata a due piani, uni o bi familiari con orto da coltivare. Non più stanze piccole e malsane il cui costo esorbitante costringeva gli operai che non abitavano nelle vicinanze del posto di lavoro, a passare la notte nella stessa fabbrica, ma case il cui affitto era commisurato al salario, salubri e arieggiate.
Villaggi operai
In Val Chisone il fenomeno dell’assistenza ai lavoratori si realizza tra il 1895 e il 1949 nel complesso del setificio tedesco Gütermann di Perosa Argentina a nord di Torino, per concludersi nel 1970.
Il Villaggio operaio è situato in Val Chisone ed è legato alla famiglia Agnelli, che qui ha le sue radici. A seguito della fondazione dell’azienda automobilistica Fiat nel 1899, si rese necessario aprire in Italia un’azienda metalmeccanica che producesse tutti i particolari costruttivi di un’automobile, in particolare di cuscinetti a sfera, fino a quel tempo costruiti in Francia.
Nel 1871 i fratelli elvetici Pietro e Augusto Bosio impiantano il loro maglificio a monte dell’abitato di Sant’Ambrogio di Torino, in prossimità del canale Cantarana.
La vocazione industriale della cittadina di Lanzo Torinese, a pochi chilometri a nord di Torino, risale al 1893, periodo in cui sorse il cotonificio Remmert & Sottocornolo, qui ubicato per la vicinanza e la comodità della ferrovia Ciriè-Lanzo per il trasporto della merce.
Nel 1872, accanto al torrente Orco, nell’Alto Canavese, e sulla strada provinciale Torino-Ivrea un gruppo di industriali italiani, svizzeri e tedeschi insieme ad armatori genovesi ed Istituti di Credito impiantano un grandioso fabbricato per la filatura e la tessitura del cotone.
Il villaggio operaio di Crespi d’Adda, in provincia di Bergamo è dal 1995 tutelato dall’Unesco come “Esempio eccezionale del fenomeno dei villaggi operai, il più completo e meglio conservato del Sud Europa”.
Notevole esempio di archeologia industriale di fine Ottocento è il complesso abitativo sorto attorno al Lanificio Rossi di Schio nella pianura dell’Alto Vicentino. Lo stabilimento nasce a metà 800 per volere di Francesco Rossi.
Il Villaggio operaio di Panzano è oggi un rione della città friulana di Monfalcone. Le prime case risalgono al 1908 quando i fratelli Alberto e Callisto Cosulich assunsero le redini della società di famiglia Cantiere Navale Triestino.
Il Villaggio operaio nasce agli inizi del Novecento quando l’imprenditore genovese Carlo Vaccari inizia la produzione di ceramiche per rivestimenti. La manodopera proviene dalla Toscana e dalle zone limitrofe.
Victoria Road, Shipley, Bradford BD18 3L Il Villaggio di Saltaire, si trova nel distretto metropolitano della città di Bradford nel cuore del West Yorkshire, e risale al 1853 per opera di Titus Salt, già produttore di tessuti pettinati a Bradford.
Situato nella Valla della Marna a 25 chilometri circa ad est di Parigi, il Villaggio operaio di Noisiel nasce nel 1862 per volere di Emile-Justin Menier attorno alla piccola azienda famigliare di cioccolato voluta già nel 1853 dal padre Antoine Brutus.
Un tentativo di Villaggio operaio lo si trova non lontano dalla cittadina elvetica di Marin-Epagner nel distretto di Neuchâtel, nella Svizzera occidentale. A volerlo fu Adolf von Martini, figlio di Friedrich von Martini, aristocratico industriale di origini ungheresi, che nel 1862 si traferisce a Frauenfeld, nel Cantone tedesco della Turgovia, dopo il successo ottenuto con la creazione del suo fucile a retrocarica.
Il villaggio di New Lanark in Scozia, a poco più di mezz’ora da Edimburgo, sorge sulle sponde verdeggianti del fiume Clyde. Le sue origini risalgono al 1785, quando l'imprenditore tessile David Dale, insieme a Sir Richard Arkwright, fonda una filatura di cotone e inizia a costruire alloggi e servizi per i lavoratori e migliorare le loro condizioni di vita e di lavoro.
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